Chi ci segue su queste pagine conosce molto bene le tematiche da affrontare quando invia i propri lavoratori oltreconfine. Per chiarire ulteriormente la situazione, abbiamo deciso di sintetizzare in una check list.
Check list per le trasferte all’estero
Fase di pianificazione
RETRIBUZIONE – In realtà si parla di remunerazione, che è un concetto ancora più ampio. Nella UE/SEE/Svizzera non può essere inferiore al trattamento spettante ai lavoratori locali
ORARIO DI LAVORO – Qual è l’orario settimanale? Il lavoro straordinario è ammesso?
CONTRIBUTI – Quando e come è possibile continuare a pagarli in Italia?
ASSISTENZA SANITARIA E INFORTUNI – Che cosa succede se un lavoratore si ammala, ha un incidente o un infortunio all’estero?
SICUREZZA – Il nostro DVR, la nostra formazione e tutto quanto riguarda la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori soddisfano le norme locali? Siamo in possesso di tutte le abilitazioni necessarie?
FISCO E IVA – Siamo assolutamente certi di non essere tenuti a versare IVA o imposte allo stato di destinazione?
Preventivazione dei costi
Tutti i punti che abbiamo elencato sopra sono strettamente correlati ai costi da considerare in fase di preventivazione.
Parliamo di adeguamenti retributivi e supplementi, contributi, assicurazioni obbligatorie o opportune, limitazioni all’orario di lavoro, gestione di una rappresentanza IVA, adeguamento alle norme di sicurezza, certificazioni e abilitazioni.
Preparazione
DOCUMENTI – dobbiamo predisporre tutto quanto necessario e richiesto dalla legge, per dimostrare di essere in regola
CERTIFICAZIONI, COMUNICAZIONI E NOTIFICHE – nella UE/SEE/Svizzera ma non solo dobbiamo avvisare le autorità locali che siamo in arrivo e chiedere eventuali permessi
INFORMAZIONE – dobbiamo informare il lavoratore su tutti i dettagli della trasferta, dagli aspetti retributivi a quelli sulla sicurezza in generale
Sul luogo di lavoro
VERIFICHE – Le autorità svolgono le opportune verifiche sui luoghi di lavoro, anche in base alle informazioni che abbiamo comunicato prima della partenza
REFERENTE – La persona di contatto sul posto deve essere collaborativa e dare informazioni e documenti
SANZIONI – E’ quello che succede se non siamo in regola…
Negli uffici in sede o dal professionista
CEDOLINO PAGA – Deve essere redatto nel rispetto delle norme del paese ospitante, in particolare per quanto riguarda gli adeguamenti retributivi
DOCUMENTI – Devono essere tenuti a disposizione delle autorità per il periodo indicato dalla legge
La fase preparatoria è la più importante, perché è quella che permette di conoscere le informazioni che devono essere scritte sui documenti, sulle comunicazioni, ecc. E’ anche quella che ci permette di conoscere i costi legati alla trasferta, indispensabili per la redazione dell’offerta.
Quando bisogna attivarsi?
Il più presto possibile. Teniamo presente che per alcune attività e/o alcune nazioni possono essere richieste autorizzazioni, abilitazioni e/o certificazioni che richiedono anche sei mesi. Il tutto anche per una trasferta di brevissima durata.
TradeCube vi accompagna in tutto il processo.
Vi aiutiamo nella fase della pianificazione individuando norme, Leggi, Contratti Collettivi, livelli retributivi minimi, necessità di assolvimento di IVA e imposte.
Vi supportiamo poi nella preparazione della documentazione necessaria e anche in caso di problemi sul luogo di lavoro, grazie alla nostra rete di partner internazionali.
Restiamo sempre a disposizione per assistervi anche su necessità che sorgono dopo la fine della trasferta, dalle richieste delle autorità locali alle pratiche di chiusura della trasferta o del cantiere.