Trasferte all’estero e privacy dei lavoratori

L’emergenza sanitaria relativa al Covid-19 ha portato sotto la lente d’ingrandimento delle autorità il problema relativo al rispetto della Privacy dei lavoratori. Il garante della privacy si è espresso più volte pubblicando:

Ricordiamo che l’art. 4 dello statuto dei lavoratori L. 300/70 prevede che:

“Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente.”

I lavoratori che si recano in trasferta all’estero si devono sottoporre di continuo a test e tamponi, che devono necessariamente essere prescritti tramite il medico competente.
I risultati dei test/tamponi e lo stato vaccinale possono essere conosciuti solo dal medico competente e dall’autorità sanitaria. Il datore di lavoro non viene quindi a conoscenza del risultato del test, a meno che sia il lavoratore a consegnarlo spontaneamente o che l’autorità sanitaria si attivi per tracciare i “contatti stretti” del lavoratore in azienda in caso di positività.

Il ruolo del medico competente nelle trasferte all’estero

Il medico competente deve essere posto a conoscenza dei lavoratori che vengono inviati in trasferta e deve collaborare con il datore di lavoro e il servizio prevenzionistico aziendale per valutare i rischi anche in funzione dell’indice epidemiologico dello stato di destinazione. E’ solo il medico competente che può essere a conoscenza di patologie e particolari stati di fragilità del lavoratore e potrebbe emettere un certificato di non idoneità all’effettuazione della trasferta.

La tutela della privacy e della riservatezza nelle trasferte internazionali

Non parliamo solo di Privacy, ma anche di riservatezza del lavoratore. I punti di attenzione sono numerosi, ma vogliamo focalizzarci su quelli che seguono:

  • Le trasferte all’estero implicano un continuo scambio di dati, informazioni e documenti relativi ai lavoratori che vengono inviati a soggetti terzi fuori dall’Italia (clienti, autorità, ecc)
  • Le informative ai lavoratori devono essere complete e chiare, nel rispetto del GDPR
  • La sicurezza informatica è particolarmente importante, così come individuare sempre chi è la persona alla quale inviamo le informazioni, come si chiama e che ruolo ha in azienda. Evitiamo scambi di dati con persone sconosciute o con persone ogni volta diverse.
  • Le aziende ospitanti potrebbero adottare dei dispositivi atti al controllo a distanza dei lavoratori (art. 4 statuto dei lavoratori), anche come misura di prevenzione anticontagio. In tal caso sarà necessario valutare e porre in essere tutti gli adempimenti necessari.

Photo by Christina Hawkins on Unsplash

Disclaimer: The content of this article is intended to provide a general guide to the subject matter. Specialist advice should be sought about your specific circumstances. Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di offrire informazioni orientative alle imprese. Vi invitiamo a chiedere una consulenza specialistica relativamente alla Vostra situazione specifica.

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