Nel precedente articolo, un quadro generale su subappalto, distacco e prestito di manodopera, abbiamo evidenziato come sia indispensabile conoscere bene le regole per poter affidare dei lavori a terzi, sia in Italia che all’estero. Siamo partiti offrendo un quadro generale, parlando in generale delle gravi responsabilità che possono essere coinvolte e di una fattispecie specifica, quasi sempre vietata: il prestito di manodopera.
Attenzione al subappalto e al distacco di lavoratori, come funziona in Italia^
Le due forme del subappalto e del distacco sono spesso utilizzate per aggirare il divieto di prestito di manodopera, mascherandolo sotto una forma lecita, ammessa dalla Legge. Per questo, sono considerate e regolamentate dal legislatore con particolare attenzione.
Quando è regolare il subappalto in Italia?
Perché il subappalto sia “genuino”, il subappaltatore deve avere le seguenti caratteristiche:
- Essere a tutti gli effetti un imprenditore, con l’esperienza e specializzazione nel settore produttivo interessato. Il tutto documentato da visura camerale, eventuale presentazione, sito internet, ecc.
- Assumere il rischio d’impresa (rischio di non poter coprire le spese o di non essere pagato) e svolgere un servizio condizionato a un obbligo di risultato
- Dirigere e coordinare a tutti gli effetti i suoi dipendenti per l’ottenimento del risultato previsto dal contratto. I lavoratori non devono essere diretti dal committente ma dal loro datore di lavoro
- Fornire i mezzi e le attrezzature necessarie per la realizzazione dei servizi
- Contribuire in maniera significativa al raggiungimento del risultato finale, che il committente non potrebbe realizzare con la propria attività imprenditoriale
Quando il subappalto in Italia è considerato molto sospetto?
- I lavoratori sono pagati a ore e che non c’è un corrispettivo a corpo per il servizio
- Dal contratto non è chiaro il risultato finale da raggiungere né la data di consegna dell’opera
- Il subappaltatore svolge la medesima attività del committente
- Il committente ha al suo interno delle risorse che svolgono la stessa attività dei dipendenti del subappaltatore
- C’è una prestazione continuativa senza obiettivi o stati di avanzamento
- La prestazione si svolge presso la sede del committente e con le attrezzature e i mezzi del committente
- E’ un preposto del committente o il committente stesso che dà le direttive ai lavoratori del subappaltatore
Queste sono le regole italiane, ma la maggior parte dei Paesi esteri segue le logiche analoghe. Se un appalto è irregolare in Italia, lo sarà molto probabilmente anche all’estero.
Il distacco: due definizioni diverse in Italia e fuori
Italia – Un istituto simile al prestito che non può però aggirare le norme
In Italia esiste uno specifico istituto, quello del “Distacco”, che di fatto è una forma lecita di prestito di manodopera tra imprese. Tuttavia, è difficilmente applicabile al caso concreto perché, salvo rare eccezioni, presume che esista un interesse concreto, specifico e rilevante da parte del distaccante, e non è sufficiente l’interesse economico. Il distacco deve inoltre essere dichiarato alle autorità competenti e ciò ne rende l’abuso estremamente rischioso.
Estero – Distacco è sinonimo di trasferta
Quando si parla di “distacco” in relazione all’estero si sta parlando in realtà di trasferta.
Tutto quanto fin qui detto si applica anche a questi casi, con attenzione, per quanto riguarda la trasferta all’estero, a rispettare anche la normativa applicabile nel Paese ospitante.
Vi spiegheremo prossimamente che cosa accade quando appalti, distacchi e subappalti coinvolgono un altro Paese.