La Svizzera è da tempo un mercato molto appetibile soprattutto per le imprese del nord e centro Italia che, prima di tutto, sono vicine geograficamente, il che diminuisce i costi di viaggio e soggiorno. Molte attività sono svolte nel Canton Ticino, dove si parla l’italiano ed è più facile interfacciarsi a tutti i livelli con il cliente. Inoltre, il Made in Italy è sempre più apprezzato, la maestria dei nostri artigiani è riconosciuta senza riserve e i prodotti delle nostre imprese leader nell’innovazione tecnologica sono sempre più richiesti.
L’Italia è il terzo fornitore della Svizzera, e la Svizzera è il quinto mercato di destinazione dell’export dall’Italia (Fonte: Infomercatiesteri). È un dato molto significativo se consideriamo che i primi quattro mercati destinatari del nostro export sono, nell’ordine, Germania, Francia, USA, e Spagna, e che al sesto posto, dietro la Svizzera, troviamo il Regno Unito.
Prepararsi in anticipo per le trasferte in Svizzera
Molto spesso i prodotti che vengono acquistati dai clienti Svizzeri devono essere installati, posati, assemblati, messi in funzione, collaudati e successivamente hanno necessità di manutenzioni, riparazioni e verifiche. Questo comporta l’esigenza di inviare dei lavoratori in trasferta in Svizzera. Un po’ per la vicinanza, un po’ perché in genere queste attività non sono particolarmente lunghe o complesse, e un po’ per mancanza di informazioni, le imprese italiane tendono a sottovalutare gli adempimenti da svolgere. Ne approfondiamo alcuni, ma ce ne sono molti altri.
Per operare in Svizzera necessita la rappresentanza IVA
Dal 2018, salvo poche eccezioni, è obbligatoria la rappresentanza IVA per i contribuenti che fatturano complessivamente almeno 100.000 CHF (cifra d’affari globale, non solo in Svizzera).
Anche per un giorno solo, anche per un solo CHF, anche se si fattura a un’impresa italiana.
Un’impresa estera diventa obbligatoriamente contribuente sul territorio svizzero se esegue prestazioni sul territorio svizzero e realizza a livello mondiale una cifra d’affari annua imponibile pari o superiore a 100 000 franchi. (…)
L’assoggettamento di imprese estere inizia fondamentalmente nel momento in cui esse eseguono per la prima volta una prestazione sul territorio svizzero. Tuttavia, nel caso particolare dei pagamenti anticipati tale momento corrisponde alla data della fattura oppure, nel caso di prestazioni senza emissione di fattura, al momento dell’incasso della controprestazione. (Fonte: www.admin.ch)
Le imprese che non adempiono sono soggette a sanzioni anche penali.
La notifica dei lavoratori: gli errori hanno conseguenze
Le imprese italiane sono a conoscenza degli obblighi riguardanti le notifiche (annuncio) e il certificato A1. Accade spesso che le notifiche vengano presentate senza averne approfondito bene la parte sostanziale.
Quanti di coloro che stanno leggendo in questo momento hanno letto per filo e per segno e perfettamente compreso tutto il manuale dell’annuncio on line e le spiegazioni presenti sul sito?
E così può succedere che vengano presentate anche se non obbligatorie oppure che diano luogo al pagamento di una cauzione anche se questa non è dovuta.
La selezione del Contratto Collettivo e il calcolo della retribuzione
È l’attività più importante da svolgere prima di iniziare la trasferta. Innanzitutto, la retribuzione lorda deve essere indicata sull’annuncio, quindi è necessario individuare il Contratto applicabile e la retribuzione in funzione del livello, delle mansioni e dell’esperienza del lavoratore.
Poi la retribuzione deve essere parametrata al trattamento riconosciuto in Italia tenendo conto di tutte le spettanze previste dei due paesi, come mensilità aggiuntive, ferie, festività e indennità varie.
Il conteggio deve essere effettuato in base alla Direttiva della SECO (Segreteria di Stato dell’economia), che specifica nel dettaglio i criteri di computo dei singoli elementi ed è lo strumento utilizzato per le verifiche.
Infine, devono essere riconosciuti al lavoratore i supplementi retributivi, nonché tutte le eventuali indennità previste dal Contratto collettivo (es. maggiorazioni lavoro straordinario).
Le spese di viaggio, vitto e alloggio
Se non sono accuratamente documentate è necessario riconoscere dei supplementi forfettari ai lavoratori per pasti e pernottamento, che possono arrivare fino a 190 CHF al giorno complessivi.
Attenzione al cambio
È necessario utilizzare il cambio ufficiale pubblicato dall’amministrazione federale, che può avere oscillazioni rilevanti e un impatto notevole sui supplementi retributivi.
La verifica ispettiva è una certezza
Salvo eccezioni, le autorità competenti effettuano regolarmente le verifiche a seguito delle notifiche presentate. Verificano che tutto sia in regola e conforme a quanto dichiarato e possono richiedere una serie di documenti anche mesi dopo aver effettuato l’accesso.
È quindi importantissimo predisporre accuratamente tutta la documentazione che accompagna la trasferta e conservarla per le successive richieste.
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