Come già illustrato più volte in queste pagine, per poter certificare l’origine preferenziale UE di un prodotto è necessario far riferimento alla regola di origine contenuta nell’accordo di libero scambio stipulato tra L’Unione Europea e il paese nel quale i prodotti devono essere esportati.
Le modifiche all’origine preferenziale della Convenzione Paneuromediterranea
La Convenzione Paneuromediterranea stabilisce regole condivise da un gruppo di paesi comprendenti l’SEE, la fascia nordafricana, diversi paesi dell’area balcanica e dell’est europeo geografico.
Come già anticipato nel mese di agosto 2020, la Commissione UE aveva approvato una serie di modifiche atte a facilitare gli scambi nell’area interessata. Il 25 agosto 2021 la Commissione UE ha pubblicato la guida alle nuove regole di origine transitorie.
Le regole transitorie applicabili facoltativamente dal 01/09/2021
Sono applicabili agli scambi di beni con Svizzera, Norvegia, Islanda, Albania, Giordania e Isole Faroe. Per gli altri paesi sono ancora in atto i processi di implementazione del nuovo set di regole. Nel periodo transitorio gli operatori economici potranno scegliere quali regole applicare, ma solo per i paesi elencati sopra. La scelta dovrà essere effettuata con la massima attenzione perché:
- Anche se le nuove regole sono più flessibili e hanno l’obiettivo di agevolare gli scambi, non è detto che siano sempre e in ogni caso favorevoli
- La scelta dell’utilizzo della regola transitoria presuppone che tutti i soggetti coinvolti nella filiera debbano certificare l’origine sulla base delle nuove regole
- Eventuali automatismi già presenti nei software utilizzati dall’azienda dovranno essere verificati ed eventualmente adeguati
Che cosa deve fare l’esportatore?
Può anche non far nulla e continuare ad applicare le regole che conosce, ma potrebbe perdere delle opportunità vantaggiose.
La competitività dell’esportatore è direttamente proporzionale alla possibilità che esso ha di piazzare sul mercato prodotti scortati da certificato di origine preferenziale.
Vale quindi la pena di rivedere le regole applicabili ai prodotti destinati all’esportazione verso Svizzera, Norvegia, Islanda, Albania, Giordania e Isole Faroe.
Per poter effettuare questa analisi è necessario chiedere ai fornitori che rilascino dichiarazione di origine preferenziale sulla base delle regole transitorie, accertandosi che indichino chiaramente sulla dichiarazione il set di regole utilizzato.
Che cosa fa TradeCube?
Accompagna l’esportatore nell’analisi dei benefici delle nuove regole e nella predisposizione di adeguate procedure per potersi avvalere del set di regole più vantaggioso.
05/09/2021