Le imprese italiane lamentano le grandi difficoltà che devono affrontare per inviare i lavoratori all’estero, anche per periodi molto brevi.
Ma chi deve inviare i lavoratori in Italia, sia per una breve trasferta per conto proprio, sia tramite un contratto di subappalto, si scontra con una burocrazia tra le più complesse.
Le regole base della trasferta di lavoratori esteri in Italia e italiani all’estero
I lavoratori stranieri distaccati in Italia
È noto che per assumere lavoratori stranieri è necessario rispettare le regole dell’immigrazione. Ma se acquisiamo servizi da un’impresa straniera che manda i propri dipendenti in Italia in trasferta?
Oltre che sul rispetto di tutte le norme cardine in materia di lavoro, il committente ha delle corresponsabilità sui seguenti adempimenti:
- I lavoratori devono essere notificati al ministero del lavoro (anche per un giorno)
- Devono essere nominati un rappresentante e un referente domiciliato in Italia
- Se i lavoratori sono extra-UE devono chiedere un permesso d’ingresso, anche se dotati di permesso di lavoro UE
- I lavoratori devono essere trattati con le condizioni previste dal Contratto Collettivo italiano applicabile, sia per la parte economica che normativa
- Deve essere prodotto un set di documenti molto articolato, in lingua italiana, per dimostrare la regolarità
I lavoratori italiani in trasferta all’estero
In ambito UE/SEE (Norvegia, Islanda, Liechtenstein) e Svizzera è sempre necessario svolgere le seguenti attività prima della partenza, anche per un solo giorno:
- Individuare il Contratto Collettivo applicabile a livello locale, le norme da rispettare (es. orario di lavoro, sicurezza sul lavoro, tutele, ecc.) e i livelli retributivi
- Verificare la necessità di licenze, autorizzazioni, abilitazioni nel paese di destinazione per l’attività che si intende svolgere
- Parametrare le retribuzioni locali a quella italiana e riconoscere gli adeguamenti retributivi, in quanto il lavoratore deve percepire il trattamento più favorevole
- Notificare o comunicare la trasferta agli enti competenti
- Nominare un rappresentante residente in loco, se obbligatorio o opportuno
- Ottenere un certificato A1 per evitare di versare i contributi nel paese ospitante
- Scrivere tutto quanto su una Lettera di incarico alla trasferta (Letter of assignment o LOA), da consegnare al lavoratore prima della partenza
- Verificare norme, divieti, particolari obblighi relativi al subappalto
- Verificare se i lavoratori extra-UE con permesso di soggiorno UE devono svolgere formalità particolari
- Produrre il set di documenti richiesto dal Paese ospitante, nella lingua e con le formalità richieste
- Verificare la presenza di obblighi fiscali e di rappresentanza IVA sul posto
Noi, con TradeCube, siamo specializzati in questa attività e abbiamo una rete di professionisti nell’area UE/SEE/Svizzera. In ambito extra UE/SEE/Svizzera non esiste un set di regole condiviso e quindi sarà necessario di volta in volta accertarsi degli eventuali obblighi vigenti, in particolare dei visti di ingresso e permessi di lavoro. Per ulteriori approfondimenti, abbiamo pubblicato nel corso degli anni contenuti sul tema, che abbiamo raggruppato a questo link: