Come inquadrare la propria attività all’estero?

Dobbiamo essere consapevoli che, prima di approcciare un mercato estero, dobbiamo imparare a conoscere e ad applicare le norme di legge locali.

Le norme di questo tipo possono riguardare gli aspetti più variegati: dalla sicurezza dei prodotti, all’etichettatura, al trattamento economico dei lavoratori in trasferta, ai diritti di confine o, ancora, alle abilitazioni necessarie per lo svolgimento di una determinata attività. Per fare ciò possiamo reperire documentazione in rete sui siti istituzionali degli uffici preposti oppure interpellare gli uffici stessi, rivolgerci ad un professionista o ad un contatto locale.

Senza però un coordinamento di base tra la normativa nazionale e quella estera rischiamo di commettere errori. Le conseguenze a cui potenzialmente siamo esposti sono pesanti e dai costi imprevisti. Purtroppo, siamo portati a dare per scontate alcune informazioni di base.

Ad esempio: conosciamo il nostro settore di attività?

Certamente conosciamo il nostro settore ai appartenenza in Italia e siamo certi di far parte dell’industria metalmeccanica o dell’artigianato del legno; non abbiamo alcun dubbio.

Ma al di fuori dei nostri confini le regole domestiche non valgono, per esempio:

  • in Italia classifichiamo le attività per natura. Chi lavora il metallo rientra nel settore metalmeccanico, chi produce oggetti in legno, siano essi serramenti, mobili o giocattoli rientra nel settore legno. Chi produce articoli in gomma, che possono avere i più svariati utilizzi, rientra nel settore gomma-plastica.
  • In alcune nazioni oltre confine prevale invece una classificazione per destinazione. Il settore delle costruzioni, ad esempio, può comprendere imprese che effettuano lavori in legno, compresi mobili ed arredamenti, installazione di impianti tecnologici o da cantiere. 

Ancora: 

  • In alcuni stati  le imprese sono artigiane a prescindere dalle dimensioni oppure le normative prevedono limiti dimensionali e di fatturato che non hanno nulla a che vedere con quelli in vigore in Italia.
  • In alcune nazioni il settore di appartenenza è individuato con riferimento alla specifica attività svolta in relazione alla specifica operazione, mentre in altri casi è sempre necessario fare riferimento all’attività principale abitualmente esercitata.

Ad esempio, un’industria del legno si può trovare improvvisamente soggetta a doversi iscrivere all’Albo degli Artigiani oppure al locale Registro dei Costruttori con costi inaspettati.

TradeCube, con i suoi esperti multidisciplinari, si pone come anello di collegamento, per garantire che le informazioni vengano interpretate in modo corretto da tutti i professionisti ed i servizi coinvolti.

Disclaimer: The content of this article is intended to provide a general guide to the subject matter. Specialist advice should be sought about your specific circumstances. Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di offrire informazioni orientative alle imprese. Vi invitiamo a chiedere una consulenza specialistica relativamente alla Vostra situazione specifica.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.