TradeCube assiste molte imprese italiane presenti sul mercato spagnolo. Si tratta per lo più di PMI che producono e installano impianti, macchinari e strutture di ogni tipo, le quali inviano in trasferta il personale per tutte le operazioni connesse alla messa in funzione dei beni.
Nel precedente articolo dedicato alle trasferte in Spagna, abbiamo iniziato un viaggio nelle particolarità della normativa del paese iberico, e ci siamo lasciati con una domanda.
Cosa cambia per il distacco in Spagna se apparteniamo al settore delle costruzioni?
Nel caso la nostra impresa sia ricompresa nell’ampio settore delle costruzioni, dovremo entrare nel labirinto, che significa osservare tutte le norme di settore, oltre alla normativa sul subappalto nell’edilizia.
Infatti, la configurazione tipica che spesso caratterizza questo tipo di attività è la seguente: il produttore di una macchina invia in trasferta un capocantiere, project manager, supervisore o simile, e subappalta la parte di cablatura, automazione e assemblaggio meccanico/carpenteria ad imprese specializzate.
Le pratiche principali (ma non solo!!!) da svolgere sono, nell’ordine:
- Iscrizione al registro REA locale per tutte le imprese coinvolte
- Dichiarazione di apertura del centro di lavoro
- Richiesta autorizzazione al subappalto
I passaggi 2 e 3 possono essere svolti solo dopo avere ottenuto il numero d’iscrizione al REA.
Ricordiamo che, oltre a queste pratiche, è necessario svolgere tutti i normali adempimenti richiesti nella UE, come l’individuazione e il rispetto del Contratto Collettivo, l’invio della notifica della trasferta, la redazione della Letter of assignment, e altri ancora, a seconda del caso.
Quanto tempo ci vuole per essere operativi con il REA in Spagna?
L’istruttoria della domanda, i documenti richiesti e le verifiche svolte dall’ente sono diverse non solo da comunità a comunità, ma anche da pratica a pratica. I tempi sono imprevedibili e si raccomanda di attivarsi con un anticipo di almeno 60 giorni, senza garanzia di successo.
La domanda d’iscrizione al REA comprende varie informazioni sull’azienda e sui lavoratori da fornire in lingua spagnola. L’azienda è infatti tenuta a comprovare di disporre di una struttura organizzativa idonea in termini di risorse materiali ed umane, con particolare riferimento alla capacità di gestire direttamente i lavori mediante personale interno, assumendo integralmente i correlati rischi e le responsabilità. Può comportare anche la produzione di documenti relativi alla sicurezza, sempre in lingua spagnola, come ad esempio il DVR, gli attestati della formazione dei lavoratori, l’idoneità sanitaria e i certificati di conformità delle attrezzature utilizzate. Anche tutto questo richiede tempo.
Ma se il lavoro non dura più di otto giorni non dobbiamo fare nulla, vero?
Solo apparentemente. Come si computano gli 8 giorni? Giorni di calendario? Giorni lavorativi? Giorni uomo? 8 giorni per ogni progetto? Per ogni anno? Per ogni trasferta? Oppure 8 giorni in tutta la vita? Anche in questo caso non esiste un’interpretazione univoca.
Ma come possiamo fare per operare con tranquillità in Spagna?
È indispensabile avere un referente in Spagna, anche perché nella quasi totalità dei casi la persona di contatto deve essere un soggetto residente in Spagna dotato di identificativo digitale in Spagna. Ma non basta avere un nome in fondo a un modulo. È indispensabile avvalersi di professionisti proattivi, che si facciano carico di seguire la pratica e di adoperarsi al meglio per portarla a buon fine, anche interfacciandosi con autorità e responsabili locali. TradeCube, grazie alla collaborazione con Escura, società di consulenza presente nelle principali città spagnole, e al suo team internazionale, vi potrà guidare nel labirinto della compliance necessaria per operare in Spagna.
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