Scopriamo cos’è la dichiarazione di origine preferenziale è perché è così importante, sia per i benefici, sia per i rischi in caso di irregolarità.
Ogni volta che dovete esportare della merce lo spedizioniere vi sottoporrà vari documenti da firmare che contengono dichiarazioni riguardanti la merce da spedire. Chi sta svolgendo la pratica non conosce le caratteristiche tecniche dei prodotti che esportate. Nella maggior parte dei casi, non è affatto in grado di stabilire se voi siate in grado di rilasciare quelle dichiarazioni e certificazioni o meno.
Questi documenti devono essere sempre letti con attenzione e valutati uno per uno, perché dovete avere la certezza di non emettere false dichiarazioni. Si tratta di elementi da non prendere alla leggera. Oltre a mettere a rischio la singola spedizione e il rapporto col cliente, possono avere sulla vostra attività conseguenze negative di lungo periodo, perfino con profili penali.
La dichiarazione di origine preferenziale
In particolare, per una serie di paesi come ad esempio quelli dell’area balcanica e mediterranea, la Svizzera, alcuni paesi dell’Est Europeo ed alcune nazioni dell’America Latina, Io spedizioniere vi chiederà di firmare una delega all’emissione di un modello EUR 1 o EUR MED, che è necessaria al cliente per sdoganare la merce.
Se l’accordo bilaterale lo permette ed entro certi limiti d’importo, potrete apporre una dichiarazione di origine preferenziale UE in calce alla fattura.
Tali documenti/dichiarazioni certificano l’origine preferenziale comunitaria e sono indispensabili perché il Vostro cliente possa fruire di una tariffa preferenziale, vale a dire un dazio azzerato o ridotto in funzione di uno specifico accordo con l’Unione Europea.
L’origine preferenziale non coincide con la provenienza della merce, ma deve essere accertata per ogni singolo prodotto
Il soddisfacimento della regola è da dimostrare
Per accertare se un bene abbia origine preferenziale UE o meno (e quindi la possibilità di rilasciare le dichiarazioni richieste), è spesso necessario ricostruire tutte le lavorazioni subite dallo stesso nei vari paesi, oppure accertare l’origine dei singoli componenti e/o delle singole parti che lo compongono.
La dichiarazione di origine preferenziale dovrà quindi, ad esempio, essere supportata da dichiarazioni di origine rilasciate dai Vostri fornitori, che dimostrino il pieno soddisfacimento della regola.
Qualora non siate esportatori, ma il vostro cliente lo sia, è possibile che vi richieda una dichiarazione di origine preferenziale. Ricordate che potete rilasciare tale dichiarazione soltanto dopo avere fatto le opportune verifiche e avere ottenuto le dichiarazioni dai fornitori, ove necessarie.