Le imprese devono gestire un’emergenza improvvisa, unica nella sua gravità. Tutti dobbiamo cercare di imparare dall’esperienza. Per questo motivo, noi di TradeCube abbiamo voluto raccogliere una serie di consigli per tutte le aziende…
Per favore, pagate i dipendenti ed i fornitori
Ci auguriamo che le aziende si siano preoccupate di finanziarsi, anche utilizzando le misure messe a disposizione del DL 18/2020 e quindi raccomandiamo a tutti:
– PAGATE i dipendenti
– PAGATE i fornitori
Non approfittate del vostro potere contrattuale ed economico per costringere i fornitori a farvi da banca! Questo può creare effetti a cascata devastanti. Chi non si fosse ancora attivato deve farlo immediatamente, per poter al più presto far fronte ai propri impegni
Le famiglie degli smart workers, un supporto indispensabile
TradeCube ringrazia anche le famiglie degli smart workers, che ci supportano ed eroicamente sopportano la convivenza forzata con noi. Siamo una presenza ingombrante, abbiamo monopolizzato spazi riservati alla famiglia, ci sono cavi elettrici e caricabatterie dappertutto e non c’è più nemmeno una presa libera, facciamo un sacco di rumore e non ci si può rivolgere la parola, ci lamentiamo continuamente che la wi-fi è lentissima ed occupiamo tutta la banda tutto il giorno, non ci disconnettiamo mai e stiamo sempre in videocall con persone sconosciute che entrano virtualmente in casa nostra e, come se non bastasse, riusciamo pure ad essere in ritardo per la cena nella stanza accanto.
Il nostro codice ATECO corrisponde all’attività effettivamente esercitata?
Il DPCM 22/03/2020 fa riferimento ai codici ATECO per individuare chi può continuare ad essere operativo. Non è sufficiente vedere il codice sui documenti ufficiali e confrontarlo con la lista!!! E’ indispensabile verificare se quel codice corrisponde effettivamente all’attività esercitata. Infatti molte aziende hanno dichiarato tempo fa l’attività in modo generico oppure non hanno comunicato al Registro delle Imprese e agli enti competenti eventuali modificazioni che sono intervenute con il tempo e con la specializzazione. In molti casi esistono disallineamenti tra il codice ATECO risultante all’Agenzia delle Entrate e quello riportato sulla visura. In tempi di Coronavirus non si può essere superficiali: raccomandiamo quindi una verifica attenta sul manuale lSTAT.
In tempi di Covid19 si formalizza, notifica, accetta tramite e-mail
I vari decreti prevedono la formalizzazione delll’informativa sulla sicurezza ai lavoratori in smart working tramite scambio di mail. È da ritenere che questo possa valere per tutte le comunicazioni, onde minimizzare i contatti personali. La mail dovrà avere un oggetto preciso e non generico, il lavoratore dovrà rispondere di avere ricevuto, letto attentamente e ben compreso il documento e, se del caso, dichiarare di approvarne senza riserve il contenuto.
Se avete liquidità pagate l’F24 alle scadenze prestabilite, sarete menzionati dal fisco
Il Decreto Cura Italia ha previsto un sistema molto articolato di sospensione dei versamenti fiscali e contributivi. Raccomandiamo tuttavia, a chiunque ne abbia la possibilità, di pagare tutto alle previste scadenze anche potendo usufruire della proroga. L’art. 71 del decreto ha previsto che per i contribuenti che effettuino comunque i versamenti senza avvalersi della proroga saranno previste specifiche forme di menzione. Non è irrilevante, soprattutto per le imprese che commerciano con l’estero. L’immagine dell’azienda sana, che fa fronte ai versamenti nonostante l’emergenza e per questo viene menzionata dalla propria autorità fiscale è un biglietto da visita straordinario.
Blocco delle trasferte e richieste irresponsabili da parte di alcuni clienti
Cosa c’è che non è chiaro in “sono sospese e annullate tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate”??
Le imprese italiane continuano a ricevere insistenti richieste di intervento, anche per attività non urgenti, dall’Italia e dalla UE, dove vigono restrizioni similari e periodi di quarantena obbligatoria per chi proviene dall’Italia. Rispettare il divieto vuol dire tutelare la salute dei propri dipendenti ma anche la salute dei dipendenti dei clienti, compresi quelli che continuano ad insistere nelle loro richieste…
Raccogliamo/aggiorniamo i recapiti mail e cellulare di tutti i dipendenti, altrimenti come faremo a comunicare con loro?
Il lavoratore ha diritto ad essere informato, cioè ricevere tutte le comunicazioni dall’azienda che riguardano lui ed il rapporto di lavoro. Sembra tutto scontato, perchè nella normalità se dobbiamo comunicare una cosa al lavoratore semplicemente gliela diciamo o facciamo una circolarizzazione interna. Ora che il lavoratore non è più in azienda, perchè in smart working o ferie o cassa integrazione, ci accorgiamo di non avere le e-mail o il numero di cellulare di tutti, oppure di averli ma che non sono più attivi e non sono mai stati aggiornati. Raccomandiamo a tutti di attivarsi immediatamente per raccogliere i recapiti aggiornati dei lavoratori, perchè potrebbero servire con urgenza e non essere disponibili!
Come si usa la mascherina? Utile fornire informazioni dettagliate
Come si usa la mascherina? Le imprese dovrebbero dare ai lavoratori informazioni dettagliate sul suo utilizzo. Ad esempio la mascherina è monouso, va indossata e tolta con cura e non deve essere toccata. Le istruzioni dettagliate sono sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Come si comportano i lavoratori in una situazione di stress come quella innescata dal Covid19?
La situazione critica mostra alle aziende delle insight importanti sul comportamento degli imprenditori stessi e dei lavoratori di ogni ordine e grado. C’è quello/a che è tranquillo e organizzato, amuchina nel taschino, mascherina e distanze di sicurezza, e continua il suo lavoro imperturbabile. C’è quello isterico/a, che fa scenate in fabbrica o in ufficio ed abbandona il posto di lavoro inveendo. Tra i due estremi c’è tutta una gamma di comportamenti intermedi. Una delle caratteristiche da prendere in esame nell’attribuzione dei ruoli e delle responsabilità è proprio la capacità di reagire alle situazioni di stress. Facciamo tesoro di quanto sta accadendo per raffinare le nostre logiche organizzative
Il protocollo anticontagio non è solo una formalità, deve essere scritto e rispettato
Le attività produttive ed i professionisti possono continuare l’operatività ma solo a certe condizioni, tra le quali che “assumano protocolli di sicurezza anti-contagio”:
non basta mettere a disposizione il disinfettante e chiedere a tutti di stare lontani almeno 1 metro!!
E’ obbligatoria l’istituzione di specifici protocolli, e ciò significa
• Che le regole da seguire devono essere scritte, possibilmente incluse in un documento dettagliato e portate a conoscenza dei lavoratori in tutti i modi possibili
• Che sia esercitata la vigilanza sull’osservanza del protocollo
• Che il contingentamento dell’accesso ad aree comuni sia definito, documentato e portato a conoscenza in ogni modo dei lavoratori, così come i divieti o limiti allo spostamento all’interno dei siti
Il tutto interessando le figure preposte alla sicurezza sul lavoro e le rappresentanze sindacali se presenti.
Come gestire la sospensione dell’operatività: ferie, ammortizzatori sociali o smart working
Molte aziende lombarde stanno sospendendo l’operatività. Che fare?
– I dipendenti restano a casa in ferie fino allo smaltimento delle stesse; le lavoratrici che avessero a disposizione il congedo facoltativo per maternità ne possono usufruire
– Quando sono esaurite le ferie: è stata approvata la Cassa Integrazione in deroga, attivabile con varie modalità in base alla Regione di appartenenza
– Se attivate lo smart working è importante svolgere gli adempimenti preliminari e, per le aziende più strutturate, raccomandiamo predisporre gli accordi con i dipendenti. Se non è possibile farlo subito, meglio procedere nei prossimi giorni anche con scambio di mail. Si svolge tutto telematicamente quindi non c’è ragione di saltare questi passaggi.
Come segnalare chi discrimina le merci italiane
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha attivato l’indirizzo email coronavirus.merci@esteri.it per le imprese che devono segnalare casi di restrizione alla circolazione e di discriminazione verso merci italiane in esportazione.
Il Garante Privacy si pronuncia sulle richieste di autocertificazione di informazioni sanitarie e personali
A quanti datori di lavoro e dipendenti in trasferta è stato richiesto di rilasciare autocertificazioni sullo stato di salute e sugli spostamenti degli ultimi 14 gg, pena l’impossibilità di accedere e di prestare il servizio? Quanti hanno dovuto acconsentire temendo di incorrere in penali, contestazioni e altro? Stop alla richiesta indiscriminata di dati sanitari ed all’effettuazione di accertamenti nei confronti dei lavoratori. Gli accertamenti sanitari possono essere effettuati solo da chi è istituzionalmente preposto a farlo. Il Garante della Privacy ha chiarito in modo inequivocabile che il soggetto ospitante non può raccogliere e/o chiedere di autocertificare questi dati.
Smart working: semplificazione non significa che si puó attivare senza far nulla!!!
È necessaria la comunicazione telematica preventiva attraverso il portale del Ministero del Lavoro ed il dipendente deve ricevere adeguate informazioni in materia di sicurezza. Gli aspetti legati alla sicurezza informatica ed alla compliance in materia di privacy sono imprescindibili. Ma allora dov’è la semplificazione? Si puó evitare, transitoriamente, di redigere l’accordo con il lavoratore, che a mio avviso è la cosa più importante da fare per tutelare i diritti delle parti, semplificazione o meno…