L’EFTA, European Free Trade Agreement (in italiano Associazione europea di libero scambio) è un’associazione internazionale composta da Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda. L’accordo tra UE ed EFTA fa sì che siano condivise alcune politiche e normative comunitarie.
L’accordo per la nascita dell’istituto è stato stipulato il 3 maggio 1960 e firmato il giorno successivo, comprendendo vari di quegli stati europei che non desideravano o non potevano ancora entrare nella Comunità Economica Europea (poi divenuta Unione Europea). Gli scopi dell’associazione sono stati sin da subito la soppressione delle imposte doganali sull’import-export e la promozione degli scambi commerciali fra gli stati membri.
Quali paesi sono inclusi nell’EFTA?
La prima firma fu di Austria, Danimarca, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
L’anno successivo, si associò all’AELS anche la Finlandia. Nel 1970 ne entrò a far parte l’Islanda e nel 1991 il Liechtenstein.
Nel 1972 Danimarca e Regno Unito decisero di lasciare l’Associazione, optando per l’ingresso nella CEE. Seguì la stessa strada il Portogallo nel 1985, così come l’Austria, la Finlandia e la Svezia nel 1995. A quel punto, la CEE era diventata CE, l’antesignana della UE.
La composizione dell’EFTA (o AELS) è rimasta quindi di quattro stati: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera che firmarono la successiva Convenzione di Vaduz.
5 marzo 2021
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