CBA è una sigla che si trova spesso quando si parla di trasferte dei lavoratori oltreconfine. E’ l’acronimo di Collective Bargaining Agreement, vale a dire contratto collettivo di lavoro.
Cosa significa CBA?
In virtù di quanto previsto dalle direttive UE in materia di distacco (96/71/CE e successive), al lavoratore in trasferta deve essere riservato il trattamento economico e normativo vigente nel paese ospitante, qualora più favorevole di quello spettante in Italia.
Per effettuare questa verifica è necessario in linea generale conoscere il CBA di riferimento ed applicarne gli istituti, in particolare:
- In alcune nazioni i CBA sono obbligatori solo per alcune attività ben identificate, in altre devono essere applicati per tutti.
- In alcuni casi devono essere applicati anche per una trasferta di un solo giorno ed in altri solo per trasferte oltre una certa durata che può variare da paese a paese.
Esistono inoltre i contratti nazionali ed i contratti a livello locale; in alcuni paesi altamente sindacalizzati il contratto collettivo può essere stipulato direttamente tra l’impresa italiana ed il sindacato locale, soprattutto per trasferte che coinvolgono più lavoratori.
Prima dell’invio dei lavoratori in trasferta oltreconfine necessita quindi un’accurata due diligence per determinare l’obbligatorietà e l’impatto dell’applicazione di un CBA sui costi e sull’organizzazione del lavoro.
21/3/2021