Un OEM (Original Equipment Manufacturer) è un’impresa che realizza componenti, o insiemi di componenti, o ancora software o parti di esso per essere integrati in prodotti di un’altra azienda e venduti direttamente da quest’ultima con in proprio brand. L’esempio classico, sono i componenti presenti nei PC che vengono poi venduti dalle case produttrici. Il produttore del computer raramente produce tutti i componenti, ma ne acquista molti su base OEM da altre società che possono vendere anche ad altri clienti o direttamente sul mercato.
Quali sono le scelte possibili in termini di OEM e ODM?
Un altro esempio classico è quello delle automobili. Le case automobilistiche montano sulle proprie vetture componenti prodotti da fornitori esterni. In quest’ultimo caso, esistono costruttori (in particolare quelli “tradizionali”) che si approvvigionano massicciamente all’esterno, e anzi hanno, nel corso degli anni, esternalizzato molte produzioni. Tale metodo fa da contraltare a quello di nuove realtà (ad esempio Tesla) che per ottimizzare costi e processi tende a portare “in casa” la produzione di più componenti, che prendono il nome di ODM (original design manufacturer).
La scelta del giusto bilanciamento produttivo è critica per tutte le imprese, in particolare per quelle che mirano ad espandersi all’estero.