Il marketing tradizionale è morto. Puntiamo tutto sul digitale. Facebook è morto, puntiamo tutto su Instagram. I giornali sono morti, puntiamo tutto sugli influencer. A sentire i tanti esperti, più o meno sedicenti, che incontriamo spesso sul web, la realtà è o bianca o nera. C’è sempre una soluzione, e una soltanto, per fare svoltare il vostro business e, guardacaso, l’hanno in mano proprio loro. La realtà ovviamente è più complessa.
Non c’è una sola realtà, ma un ventaglio di possibilità diverse
L’esempio è quello della carta stampata. I numeri delle vendite di giornali e riviste stanno un po’ ovunque andando a picco: ma questo vuol dire che ci possiamo permettere di ignorare potenziali clienti perché hanno scelto di restare ancorati ai giornali cartacei? Ovviamente no, sarebbe un po’ da ottusi. Anzi, ragionando in ottica di vendita, si può ipotizzare che tali clienti siano perfino più importanti man mano che il mondo si evolve.
Qual è il cliente più determinato ad effettuare un acquisto? Quello che fa “zapping” sui social cliccando video o contenuti a ripetizione senza particolare attenzione, o quello che, nel 2019, si prende la briga di vestirsi, uscire di casa, magari al freddo, per andare in edicola ad acquistare un giornale? Un click non vale come una copia acquistata, indipendentemente da quello che vogliono far credere alcuni. Non bisogna pensare solo al tipo di media, ma anche al target e ai risultati che ciascun canale può generare.
Dr. House, involontario guru del marketing
C’era una volta il Dottor House. Una serie TV in cui un burbero genio della medicina trovava diagnosi per le malattie più strane. Alle prese con un caso difficilissimo, decise, per avere più idee, di contattare uno specialista per ogni disciplina, esponendogli i sintomi del paziente morente. Risultato? Ogni specialista diede con grande certezza una diagnosi diversa, ciascuna all’interno del rispettivo campo, con tanto di cura risolutiva. Il cardiologo diagnosticò una malattia al cuore, il nefrologo una ai reni, l’urologo una rara infezione alle vie urinarie, e via così. Trovi lo specialista, trovi una malattia. Come risolse il caso il dottor House? Pensò fuori dagli schemi, coordinando le informazioni che aveva a disposizione con logica ed esperienza.
E’ un po’ il comportamento che è richiesto nel mondo della comunicazione moderna. Quello di usare al meglio un ventaglio di tecnologie bilanciando le specificità di ciascuna. E, purtroppo, rendendosi conto che non c’è una soluzione magica per i problemi, tranne in rarissimi casi. Occorre tanto lavoro, oltre all’analisi degli inevitabili errori e dei risultati, e alla ricerca della consapevolezza. Pensando contemporaneamente agli strumenti a disposizione, alle necessità dell’azienda e a quelle dei clienti. Attuali e potenziali.