Avete ricevuto fatture con IVA dal Regno Unito ed intendete chiedere il rimborso? Procedete al più presto!!!
In caso di No Deal Brexit non sappiamo come (e se) le domande di rimborso IVA pagata nel Regno Unito verranno esaminate e se verrà mantenuto il diritto del contribuente a ricevere il rimborso.
TradeCube è pronta a presentare le pratiche in tempi rapidissimi, e per un preventivo è possibile scrivere a info@tradecube.it
Tornando in tema: chi può chiedere il rimborso?
I soggetti passivi IVA che versano l’imposta nei paesi appartenenti all’Unione Europea possono chiederla a rimborso attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate italiana. Le spese possono riguardare, a puro titolo esemplificativo:
- Vitto ed alloggio
- Acquisti effettuati direttamente in loco ed inerenti all’attività
- Partecipazione a fiere
- Canoni di locazione
- Spese viaggio e trasporto
- Prestazioni di installatori e posatori
- Formazione
La domanda è effettuata su un modulo unico per tutte le nazioni, ma le modalità e l’IVA rimborsabile variano in funzione dello stato nel quale sono state sostenute le spese; molte aziende non hanno mai chiesto l’IVA a rimborso, ritenendo che si trattasse di una pratica troppo complessa. Eppure i rimborsi arrivano (il tempo d’istruttoria è generalmente di quattro mesi) e fare la richiesta non è troppo costoso.
Quando chiedere il rimborso? Per il regno Unito subito!Per le altre nazioni UE c’è tempo fino al 30 settembre dell’anno successivo; in molti paesi è possibile anche la presentazione dell’istanza per periodi inferiori ai 12 mesi, in genere trimestrali, se si vogliono anticipare i tempi del rimborso.