Atteggiamenti all’apparenza banali normali in altre culture possono rivelarsi estremamente disdicevoli.
I blunders sono il nemico pubblico numero uno per chi vuole sviluppare commercialmente la propria azienda all’estero. Molti non sanno nemmeno cosa voglia dire: probabilmente però ci sono già incappati, senza nemmeno essersene accorti.
Si tratta letteralmente di “gaffes” o “figuracce”. Sono comportamenti messi in atto anche involontariamente, ma che sono in grado di procurare danni irreparabili all’immagine di un’azienda. Per altre culture, comportamenti per noi assolutamente normali possono risultare particolarmente offensivi o sgradevoli.
Immagini inappropriate che risultano offensive o evocano situazioni ritenute sgradevoli, o ancora loghi che richiamano scritte in caratteri arabi o ideogrammi, ma anche atteggiamenti di tutti i giorni. Gesti semplici possono lasciare impressa un’immagine non positiva. Soffiarsi il naso in pubblico ad esempio è considerato estremamente disdicevole in alcuni paesi asiatici, Giappone in primis.
Nello sviluppare la propria azienda sui mercati esteri ci sono mille elementi da tenere sotto controllo. Dall’atteggiamento nelle riunioni o nelle visite, al posizionamento di immagini, scritte, spaziature o addirittura a modalità di imballaggio che possono rivestire un particolare significato perché forme geometriche o numeri sono forieri di sventura.
Prima di lanciarsi verso l’ignoto è sempre consigliabile affidarsi ad un professionista esperto nel campo o quantomeno ricercare attentamente queste possibili criticità. La corsa verso l’internazionalizzazione può essere fermata da dettagli all’apparenza insignificanti.