Il JEFTA (l’accordo per il partenariato strategico e commerciale con il Giappone) è stato approvato dal parlamento Europeo lo scorso 12 dicembre. L’entrata in vigore è prevista per il 1° febbraio 2019, dopo l’assolvimento delle ultime formalità.
Le imprese dell’Unione Europea, esportano già verso il Giappone beni per oltre 58 miliardi di euro e servizi per 28 miliardi di euro: devono però affrontare le barriere commerciali all’esportazione, che rendono difficile trovare la giusta competitività.
L’accordo commerciale è stato negoziato dalla UE per rimuovere questi ostacoli e permettere alle imprese dell’Unione di essere competitivee di poter acquisire o espandere la propria area di mercato in Giappone.
Stop ai dazi sui prodotti esportati in Giappone
L’accordo prevede agevolazioni daziarie sui prodotti agricoli ed alimentari, con riconoscimento delle indicazioni geografiche di oltre 200 prodotti europei, ma anche eliminazione dei dazi sulle sostanze chimiche, materia plastiche, cosmetici e tessile. Inoltre, ci saranno riduzioni consistenti nel settore delle calzature e prodotti in cuoio.
Le imprese italiane sono pronte ad affrontare questa sfida?
Non dimentichiamo che per poter beneficiare delle agevolazioni daziarie è necessario che le merci da esportare rispettino le regole di origine preferenziale UE.
Il fatto che la produzione avvenga in Italia, o comunque in una nazione europea, potrebbe non essere sufficiente a conferire l’origine preferenziale richiesta per gli sconti daziari. In molti casi sarà necessario ricostruire e documentare in modo analitico le fasi della lavorazione e/o l’origine dei singoli componenti in relazione al loro peso percentuale sul valore complessivo.
Con ogni probabilità, come già avviene con Corea del Sud e Canada, rilasciare la dichiarazione di origine richiederà all’esportatore un’apposita autorizzazione o l’iscrizione alla banca dati REX. Entrambi questi requisiti presuppongono delle verifiche, effettuate dalla dogana competente, volte ad accertare che l’esportatore sia affidabile perché strutturato in modo da poter documentare e certificare correttamente l’origine delle merci.
La maggior parte dei soggetti che oggi esportano verso il Giappone sono PMI. La Vostra azienda ha posto in essere le procedure atte a superare una verifica dell’Agenzia delle Dogane?
I consulenti di TradeCube sono a disposizione per consulenze personalizzate e specialistiche che vi permetteranno di diventare un esportatore consapevole ed adeguatamente attrezzatoper operare sui mercati (ormai numerosissimi) ove esistono accordi bilaterali.
Ricordiamo che dal 2020, come abbiamo precedentemente spiegato, chi non avrà questo tipo di preparazione potrebbe subire una battuta d’arresto su numerosi mercati.