In Italia l’obbligo della registrazione giornaliera delle presenze è stato abolito da molto tempo. Anni fa durante le verifiche veniva spesso sanzionata la mancata registrazione tempestiva delle ore lavorate. Restare allineati poteva essere difficoltoso, in particolare per le piccole imprese e quando l’attività si svolgeva in trasferta.
L’istituzione del libro unico del lavoro, avvenuta nel 2008, ha sostituito vari registri obbligatori tra i quali il libro presenze.
Le presenze dei lavoratori devono essere ora indicate sul libro unico del lavoro, entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento.
La rilevazione delle presenze può avvenire con il metodo scelto dall’azienda, che sia manuale o elettronico.
In trasferta all’estero è obbligatorio registrare le presenze
La direttiva 2014/67/UE sul distacco dei lavoratori, prevede all’art. 9) che gli stati membri possano prevedere l’obbligo di tenuta di “cartellini orari indicanti l’inizio, la fine e la durata dell’orario di lavoro giornaliero”.
Tutti i paesi prevedono l’obbligo della registrazione delle presenze, in alcuni casi in tempo reale. In Italia l’obbligo riguarda le ore complessivamente lavorate, ma la direttiva parla di inizio, fine e durata dell’orario di lavoro. In alcuni casi è richiesta anche l’indicazione dell’ora di inizio e fine delle pause e in altre ancora l’indicazione separata del lavoro straordinario.
Questo vale anche per le imprese straniere che operano in trasferta in Italia, ad esempio i vostri subappaltatori esteri.
Non registrare le presenze può avere conseguenze gravi
La mancata tenuta del registro delle presenze giornaliero (timesheet) è una delle infrazioni che vengono sanzionate più frequentemente in caso di verifica.
Comprendiamo come per i lavoratori che si trovano in trasferta all’estero sia difficoltosa la tenuta di un registro giornaliero e come per i datori di lavoro sia a volte impossibile verificare il rispetto della normativa sull’orario di lavoro.
Questo espone a conseguenze particolarmente gravi, perché il rispetto dell’orario di lavoro è parte integrante di tutto ciò che riguarda la salute e sicurezza sul lavoro.
Come adempiere facilmente a questo obbligo con TradeCube e COMIC
Nel 2024 abbiamo voluto dare un taglio innovativo e di altissimo livello ai servizi che proponiamo, aderendo al progetto COMIC – Corporate Migration Center – https://www.comic.support/ , dedicato alla compliance alle direttive UE sul distacco dei lavoratori.
Il progetto Comic coinvolge solo consulenti altamente specializzati nei Paesi europei coperti dal servizio.
Tra le altre cose, il portale Comic permette la registrazione delle presenze giornaliere in modo veloce e sicuro. Lo stesso lavoratore può inserire in autonomia le ore lavorate tramite il portale o tramite un’apposita app.
Il sistema, oltre a garantire il rispetto dei requisiti della Direttiva, avvisa anche della necessità di verificare eventuali prestazioni di lavoro straordinario.
Infatti, l’orario di lavoro nel Paese di destinazione potrebbe essere inferiore alle 40 ore settimanali, con necessità di retribuire alcune ore come straordinarie e di verificarne il rispetto dei limiti massimi.
Con Comic uno specialista proprio dove serve
Il consulente di riferimento, che si trova nel Paese ospitante, funge da persona di contatto con le autorità e da depositario dei documenti. In caso di verifica quindi, tramite il portale, sarà in grado di fornire alle autorità tutti i documenti, tra i quali il registro delle presenze compilato a norma di legge.
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