Come abbiamo sottolineato varie volte su queste pagine, molti datori di lavoro non sono a conoscenza o affrontano superficialmente gli adempimenti legati alle trasferte nell’Unione Europea , Svizzera e SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein).
Le direttive UE, che hanno fissato gli obblighi fondamentali e le tutele dei lavoratori, non hanno previsto un apparato sanzionatorio, che è stato introdotto in modo autonomo e differenziato da ogni stato membro.
Ogni nazione ha individuato gli strumenti sanzionatori più adatti, non solo in termini di penalità in denaro, ma anche di divieti e limitazioni da applicare nei confronti degli stranieri inadempienti.
Quali sono le sanzioni per irregolarità nelle trasterte all’estero? Quelle in denaro sono particolarmente rilevanti
Questo vale in generale per tutte le nazioni, dal momento che la normativa europea ha lo scopo di tutelare il lavoratore e la leale concorrenza in un ambito sovranazionale. Per fare alcuni esempi:
- Sul sito ufficiale polacco dedicato al distacco, sotto la voce “good to know” c’è scritto che in assenza di notifica o se non vengono comunicate le variazioni la sanzione è di 30.000 Zloty (circa 7.000 €)
- In Svezia, per la mancata notifica, si parla di 20.000 SEK (circa 2.000€) per ogni lavoratore
- In Bulgaria le sanzioni sono graduate in funzione dell’infrazione, ma arriviamo fino a 20.000 BGN (circa 10.000€)
- In Francia si arriva anche a 8.000 € per lavoratore in quanto oltre alla mancata notifica viene sanzionata la mancata nomina del referente sul posto.
Le sanzioni sono pesanti, ma il mancato adempimento può avere conseguenze ancora più gravi, anche di natura penale.
Il blocco dei lavori o del cantiere
Qualora in sede di verifica le autorità locali rilevino delle irregolarità potrebbero bloccare i lavori o il cantiere, oppure impedirne l’accesso ai lavoratori. Ogni imprenditore può velocemente fare il calcolo di quali potrebbero essere le conseguenze in termini di immagine, mancato rispetto delle scadenze, penali addebitate dal cliente, ecc.
La sanzione al cliente estero
Quale sarebbe il danno d’immagine se il vostro cliente estero venisse sanzionato perché voi non avete rispettato le regole vigenti nel suo paese, cioè nel paese che vi sta ospitando?
Se accadesse un incidente o un infortunio
Le conseguenze per il datore di lavoro potrebbero essere gravi, imprevedibili e implicare conseguenze di natura penale. In modo particolare se la trasferta è stata organizzata senza attenzione alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro vigenti nel paese ospitante.
Il divieto di ingresso o di lavoro in una nazione o località
Una delle cose peggiori che può capitare è quella di essere inseriti in una black list di imprese che non sono gradite nel paese interessato. Potrebbe significare perdere un mercato strategico perché impossibilitati ad operarvi per mesi o anni e comunque subire una grossa limitazione all’espansione dell’attività, per non parlare del danno all’immagine.
Ad esempio in fondo a questa pagina è possibile scaricare una lunga lista liberamente accessibile, che contiene i nomi di tutte le imprese sanzionate con il divieto di operare in Svizzera. Proprio così, c’è una lista pubblica con ragione sociale, indirizzo, quali norme sono state violate, dove e quando, se è stata pagata una multa e per quanti mesi è vietato operare sul territorio elvetico. Indicativamente si va dai 18 ai 60 mesi.
Perché rischiare?
TradeCube®, grazie alla sua rete consolidata di partner europei, Vi può accompagnare nell’adempimento di tutte le obbligazioni previste per l’invio in trasferta dei lavoratori.
Siamo in grado di dare alle imprese informazioni complete e personalizzate sui paesi dell’Unione Europea , Svizzera e SEE, fornire rappresentanti e professionisti locali e approfondire qualsiasi aspetto legato alla trasferta.