La Commissione Europea ha adottato alcune misure finalizzate all’aumento degli scambi tra l’Unione Europea e i paesi della regione PanEuroMediterranea (PEM) durante la riunione dello scorso 24/08/2020.
Le nuove procedure riguardano l’adozione di regole più flessibili: in termini di percentuale di materiale non preferenziale utilizzato nelle lavorazioni e in relazione al numero di regole previste.
Le proposte modificano gli accordi bilaterali dell’UE con i seguenti paesi: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Isole Fær Øer, Turchia, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Palestina, Georgia, Repubblica di Moldova, Ucraina, Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Kosovo.
Le principali novità dell’accordo paneuromediterraneo riguardano:
- Innalzamento soglia di tolleranza per materiali non originari: da 10% a 15%
- Introduzione di regole più semplici e modifica delle norme sulla doppia lavorazione nel settore tessile
- Introduzione del cumulo totale, in base al quale le lavorazioni possono essere svolte all’interno di più Stati, nell’ambito della regionalità PanEuroMediterranea
- Introduzione del principio del “duty-drawback”: lo Stato può rimborsare il dazio sostenuto su materie prime nel caso in cui il prodotto finito venga riesportato in regime di origine preferenziale.
- Tali modifiche potranno entrare in vigore non prima del 2021. Al momento si tratta di proposte in fase di valutazione.
Il pacchetto, che costituisce un passo avanti verso l’aggiornamento della convenzione PEM, comprende 21 proposte di decisioni del Consiglio che consentiranno di introdurre negli accordi commerciali dell’UE con la gran parte dei paesi vicini norme di origine di più facile applicazione. Nel 2019 gli scambi commerciali con tali paesi hanno raggiunto una cifra pari a 677 miliardi di €, ossia quasi la metà degli scambi preferenziali dell’UE.
Le norme di origine applicate autonomamente, così come le disposizioni di applicazione in materia di origine, costituiscono parte integrante della normativa doganale dell’UE.