La Svizzera ha stipulato un accordo di libero scambio con l’Unione Europea. Ciò significa che all’atto dell’importazione, per evitare il pagamento di dazi, è richiesta la presentazione del modello Eur 1, oppure della dichiarazione di origine preferenziale UE su fattura, che si può apporre senza formalità fino ad € 6.000,00 e solo con lo status di esportatore autorizzato per importi superiori.
Origine Preferenziale
Le regole per l’attribuzione dell’origine preferenziale possono essere complesse e legate ai luoghi di svolgimento del processo produttivo e/o all’origine dei componenti che formano il prodotto da importare. L’origine non è la provenienza e deve essere accuratamente documentata tramite dichiarazioni dei fornitori, schede costruttive e/o tracciabilità del processo produttivo e delle lavorazioni.
La necessità di attribuire l’origine preferenziale UE ai prodotti da esportare in Svizzera può comportare un cambiamento nelle politiche di acquisto, l’individuazione di nuove soluzioni tecniche o di nuove logiche nella determinazione del prezzo, che tengano conto dei dazi imposti.
Questo vale naturalmente anche per le semplici esportazioni di beni, ma coinvolge a maggior ragione l’operatore che effettua la vendita di un bene che deve essere installato e posato, in quanto tale soggetto riveste sia la qualifica di esportatore, sia la qualifica di importatore in Svizzera ed è come tale tenuto al pagamento dei dazi e dell’IVA all’importazione.
Una dichiarazione di origine preferenziale non veritiera o comunque non supportata da adeguata documentazione potrà quindi dar luogo a conseguenze penali in Italia, in quanto costituisce reato di falso in atto pubblico, nonché a conseguenze in Svizzera, da valutare in base all’entità dei tributi omessi.
L’impresa italiana, in qualità di importatore, sarà inoltre responsabile in prima persona della voce doganale, da individuare in base alla Tares svizzera e del valore dichiarato in dogana ai fini dell’assoggettamento ad IVA.
Considerazioni Finali
Gli adempimenti sono complessi e sono spesso legati al cantone o alla località nella quale si intende operare, ma con l’assistenza giusta possono essere gestiti con tranquillità anche dalle microimprese!!
Sottolineiamo l’importanza di un’accurata due diligence, da effettuare in fase precontrattuale, che analizzi tutti gli aspetti perché possiate tener conto:
- dei tempi per l’effettuazione di eventuali pratiche o richieste di autorizzazione, in modo da fissare termini di consegna compatibili
- dei costi relativi alla rappresentanza IVA e ad altre pratiche eventualmente necessarie
- del costo del personale inviato in Svizzera e dell’organizzazione del lavoro, che deve essere rispettosa delle norme locali
- della necessità di attribuzione dell’origine preferenziale o del costo dei dazi, se ciò non fosse possibile
TradeCube, in collaborazione con PTA Dynamix, è in grado di offrire un’assistenza completa e coordinata, non solo per quanto attiene strettamente all’opera da realizzare, alla fornitura o alla trasferta, ma anche relativamente ad aspetti paralegali ed assicurativi, tutela della proprietà intellettuale, consulenza immobiliare, ricerca di fonti di finanziamento e quanto connesso alla gestione amministrativa e contabile dell’attività in Svizzera.