L’offerta formativa on-line in questo periodo di emergenza dovuta al coronavirus è aumentata in modo esponenziale. In rete troviamo webinar e videocorsi sui più svariati argomenti. Ad argomenti tecnici si affiancano corsi motivazionali e trasversali. Moltissima di questa formazione è in forma gratuita e fruibile in modo immediato, in qualsiasi momento e con qualsiasi dispositivo abbiamo sottomano, dal PC allo smartphone.
Ma siamo sicuri che la formazione sia sempre fatta bene?
In realtà la formazione non deve essere fatta a caso, ma va valutata attentamente sotto l’aspetto qualitativo. Il fatto che sia gratuita e facilmente fruibile non deve essere uno degli elementi che influenzano la scelta: solo dopo avere individuato la formazione che fa al nostro caso potremo valutare le soluzioni con il miglior rapporto qualità/prezzo.
Ecco alcuni elementi da valutare nella scelta di un corso di formazione:
Il programma dettagliato
Spesso i programmi non sono sufficientemente dettagliati e non ci permettono di comprendere a fondo i destinatari ed obiettivi del corso, il livello del corso e quello di preparazione necessario per trarne il massimo beneficio. E’ abbastanza frustrante dedicare la propria attenzione ed il proprio tempo ad un evento formativo e constatare che le nostre aspettative non sono state soddisfatte…
Le credenziali del docente
A volte non solo non sono pubblicate le credenziali del docente, ma prima di accedere all’evento non si sa neppure chi sia!! E’ importantissimo conoscere il background del docente: non solo la sua capacità come formatore, ma soprattutto la sua esperienza pratica nelle materie che si appresta ad illustrarci.
Non lasciamo il lavoratore solo nella scelta della formazione!!
Il lavoratore junior, che deve crescere ed approfitta dei periodi di ridotta operatività per formarsi, deve essere accompagnato nella scelta formativa più adatta. Soprattutto sulle materie molto tecniche il lavoratore può non avere sufficiente esperienza per capire quali siano gli argomenti che interessano la sua professionalità. Ad esempio un contabile di una PMI che seguisse un corso sui principi contabili internazionali ne uscirebbe estremamente confuso e potrebbe commettere degli errori nel proprio lavoro quotidiano. Ricordiamo che il lavoratore inesperto, salvo casi eclatanti, non è in grado di valutare la qualità del corso né del docente.
Valutiamo bene il livello del corso
Non scegliamo mai un corso se abbiamo anche solo l’impressione che sia di livello troppo alto, o troppo approfondito rispetto alle capacità del lavoratore. Il tecnico con 30 anni di esperienza che frequenta un corso base scoprirà certamente qualche dettaglio che non conosceva o che aveva interpretato in modo diverso. Il tecnico junior che frequenta un corso avanzato sarà confuso e frustrato.
La formazione deve cambiare il comportamento
Significa che il lavoratore, una volta rientrato a svolgere le sue mansioni, deve modificare e migliorare la propria operatività in relazione a quanto ha appreso. In teoria è tutto facile, ma in pratica le cose cambiano
Se parliamo di materia fiscale, contabile o doganale, ma anche se parliamo di strategie di marketing e comunicazione, molto spesso il lavoratore non ha la possibilità di mettere in pratica quanto ha imparato durante la formazione, per questi motivi fondamentali:
- Si rende conto di avere sbagliato qualcosa o di dover modificare le sue attività quotidiane, ma molto spesso non sa da che parte incominciare, come rimediare ad eventuali errori e come organizzarsi
- Adottare un corretto modus operandi significa sempre più spesso coinvolgere altre aree aziendali o la direzione dell’azienda. Il lavoratore può non essere nella posizione di attuare delle procedure che modifichino l’operatività di altre persone o essere timoroso nell’esporre una mancanza ai suoi superiori
- Anche qualora non si verificasse tutto questo, non sempre le linee da seguire sono logiche e ben definite, soprattutto quando parliamo di normative. Il lavoratore si trova quindi da solo ad operare delle scelte senza avere le capacità di valutarne le conseguenze
In questi casi la formazione, anche se di qualità, può provocare frustrazione e senso di inadeguatezza, con la conseguenza che il lavoratore in molti casi semplicemente continuerà come ha sempre fatto, vanificando parzialmente o totalmente la formazione.
In tutto ciò che abbiamo descritto gioca un ruolo fondamentale la resistenza al cambiamento.
Seguire il lavoratore dopo la formazione
Anche se la formazione è di eccellente qualità il lavoratore deve essere affiancato ed accompagnato nella realizzazione di quanto appreso con:
- la verifica che tutto sia stato ben compreso e che sia stata acquisita la padronanza della materia
- l’approfondimento degli argomenti più complessi o che non sono stati ben assimilati
- l’accompagnamento nell’esame dei casi concreti che riguardano l’attività
- l’addestramento alla risoluzione delle problematiche quotidiane
- la definizione di livelli di priorità e la riorganizzazione della propria attività, qualora necessaria
- l’interfaccia con le altre aree aziendali per il necessario coordinamento
TradeCube si occupa proprio di questo
Dopo la formazione segue i lavoratori direttamente in azienda (o tramite webinar ove non sia possibile l’accesso) affinchè vengano realizzati gli obiettivi della formazione.
Le figure interessate da questa attività sono, indicativamente:
- commerciali e addetti al marketing
- ufficio estero e logistica
- addetti alla comunicazione, sociale e web marketing
- addetti alle risorse umane
- addetti all’amministrazione/contabilità/finanza/fisco
Non esitate a chiedere un preventivo personalizzato!