Terminiamo la guida alla registrazione dei documenti contabili e fiscali legati alle importazioni.
Abbiamo visto la registrazione della fattura del fornitore estero e l’attenta verifica della bolla doganale di import, che deve precederne la registrazione. Oggi ci occuperemo della fattura dello spedizioniere e delle registrazioni contabili a chiusura di tutte le partite.
La fattura dello spedizioniere
Lo spedizioniere, salvo eccezioni, non è il trasportatore, ma il professionista che svolge la pratica doganale di importazione. Prima di tutto redige la bolla doganale: infatti è proprio a lui che dovete chiedere chiarimenti se i controlli che abbiamo descritto la volta scorsa rilevano delle anomalie. Una volta calcolati l’IVA ed i dazi da pagare in genere vi comunica il totale perché possiate effettuare il bonifico; se si tratta del vostro spedizioniere di fiducia o l’importo da versare è molto basso, probabilmente lo anticiperà e solo in seguito vi chiederà il pagamento.
E’ molto importante che voi chiariate con lo spedizioniere che vi deve avvisare ogni volta che deve sdoganare della merce in import per vostro conto, onde evitare spiacevoli sorprese.
Dopo avere svolto tutte queste operazioni, lo spedizioniere vi emetterà una fattura, che conterrà certamente almeno le seguenti voci:
- Anticipazioni escluse dalla base imponibile ai sensi dell’art. 15 DPR 633/72 – codice N1 – trattasi dell’IVA e dei diritti doganali/dazi sull’importazione
- Espletamento dell’operazione doganale – non imponibile ai sensi dell’art. 9 DPR 633/72 – codice N3
Come effettuare le registrazioni contabili?
Entrambi i documenti, cioè la bolla doganale e la fattura dello spedizioniere debbono essere registrati nei registri IVA, a differenza di quanto abbiamo visto per la fattura del fornitore estero.
Le registrazioni che seguono sono solo un suggerimento, perché i vari software gestionali utilizzano differenti automatismi per la registrazione. Nell’esempio la fattura verrà registrata nei registri IVA utilizzando un sottoconto fornitore “Bolla doganale/Dogana”.
Attenzione: l’importo da assoggettare a dazi e ad IVA non necessariamente corrisponderà a quello fatturato dal fornitore estero, in quanto il valore doganale deve essere compreso di tutte le spese (trasporto, assicurazione e quant’altro) sostenute fino al luogo di introduzione nella UE. Quindi occhio all’incoterm utilizzato… (mettere link alla guida)
Riprendiamo l’esempio precedente, ipotizzando che nei 10.000 USD il fornitore avesse incluso anche il trasporto fino al confine:
BOLLA DOGANALE
USD 10.000 – cambio doganale corrispondente a € 9.055,15 (data dell’operazione di import)
Dazio ipotesi 3% – € 271,65
IVA 22% = (9.055,15+271,65) x 22% = € 2.051,90 – ebbene sì, l’IVA si calcola anche sul dazio!!
FATTURA SPEDIZIONIERE
Spese anticipate art. 15 – N1 – € 2.323,55 (IVA 2.051,90 + dazio € 271,65)
Prestazioni non imponibili art. 9 – N3 – € 80,00
BOLLA DOGANALE
Dare – totale € 11.378,70 | Avere – totale € 11.378,70 | ||
Costo – ACQUISTI (dazio = costo accessorio) | € 271,65 | Fornitore BOLLA DOGANALE/DOGANA | € 11.378,70 |
IVA C/ACQUISTI | € 2.051,90 | ||
Fornitore BOLLA DOGANALE/DOGANA (a parziale chiusura) | € 9.055,15 |
FATTURA DELLO SPEDIZIONIERE
Dare – totale € 2.403,55 | Avere – totale € 2.403,55 | ||
Costo – SPESE OPERAZIONI DOGANALI | € 80,00 | Fornitore SPEDIZIONIERE | € 2.403,55 |
Fornitore BOLLA DOGANALE/DOGANA (a parziale chiusura) | € 2.323,55 |
PAGAMENTO
Dare – totale € 2.403,55 | Avere – totale € 2.403,55 | ||
Fornitore SPEDIZIONIERE | € 2.403,55 | BANCA | € 2.403,55 |
Il fornitore Spedizioniere si chiude con il pagamento, mentre il fornitore Bolla doganale/Dogana si chiude con le partite di giro; qualora il gestionale non permettesse di indicare una contropartita fornitore nelle registrazioni, sarebbe necessario utilizzare un conto transitorio (es. bolla doganale in transito), che al termine delle operazioni dovrebbe essere utilizzato per chiudere il fornitore Bolla doganale/Dogana.
Infine… dove indicare questi importi nella dichiarazione annuale IVA?
Con riferimento al Modello IVA 2020:
- Fattura fornitore estero: è fuori campo e non va indicata
- Anticipazioni escluse dalla base imponibile Art. 15 non devono essere indicate
- Somme non imponibili ai sensi dell’art. 9 DPR 633/72 – rigo VF16 campo 1
- Bolla doganale, imponibile e IVA al 22% – rigo VF 14 – rigo VF26
L’importanza della formazione di base
Abbiamo terminato la guida alla registrazione dei documenti d’importazione. Naturalmente possono esistere dei casi particolari… lo sapete che TradeCube svolge anche corsi di contabilità generale e di IVA base?
Affrontare il commercio estero senza avere delle solide basi sugli adempimenti e sugli obblighi italiani può essere veramente complicato e rischioso.