Chi è impiegato nel settore informatico o negli uffici amministrativi, sta da qualche mese partecipando ad un incontro di pugilato con la fatturazione elettronica che, nelle ultime settimane, ha assunto ritmi frenetici.
Ormai tutti quanti abbiamo la consapevolezza che la digitalizzazione e la dematerializzazione sono processi inevitabili ed inarrestabili.
Non è certo una novità: più di vent’anni fa il Decreto Legislativo 213/98, che in previsione dell’avvento dell’Euro prevedeva la progressiva dematerializzazione dei titoli di credito, causò molte notti insonni alle nostre nonne che avevano i buoni del tesoro nascosti nella dispensa o nel comodino.
Tutte le norme che prevedono la presenza di un originale cartaceo vengono progressivamente modificate e modernizzate: basti pensare agli obblighi di firma elettronica, all’abolizione della scheda carburante ed al modello F24 telematico.
Cosa succede alle dogane? il processo di digitalizzazione, previsto dal “pacchetto” nuovo Codice Doganale dell’Unione, avrebbe dovuto completarsi entro il 2020 ma i noti eventi legati all’emergenza sanitaria hanno di fatto rallentato il processo.
Questo comporta notevoli sforzi da parte di tutti gli Stati membri per adeguare i propri sistemi elettronici, ma anche la dematerializzazione di documenti che utilizziamo abitualmente, come il Modello EUR 1.
Cosa cambierà in concreto?
Quali sono i riflessi sulla nostra operatività? Salvo proroghe e/o moratorie, dal completamento del processo l’origine preferenziale delle merci non potrà più essere attestata da una semplice dichiarazione, ma sarà subordinata al possesso dello “status” di esportatore autorizzato nel quadro dei vari accordi bilaterali oppure all’iscrizione presso la banca dati REX (come oggi avviene solo per alcuni paesi).
La certificazione di origine preferenziale, indispensabile per esportare verso numerose nazioni in tutto il globo, potrà essere resa solo previo espletamento di una pratica di registrazione/autorizzazione che implica la verifica, da parte dell’Agenzia delle Dogane, dell’affidabilità ed adeguatezza delle aree aziendali che gestiscono le operazioni doganali e gli aspetti correlati.
E’ quindi necessario prepararsi per tempo per poter dimostrare senza difficoltà alle autorità doganali che l’azienda dispone di risorse preparate in grado di gestire con sicurezza gli adempimenti. Sarà necessario mettere in atto alcune misure:
- Check-up doganale per rilevare le carenze e criticità
- Attività di formazione e tutoring dedicata al personale interessato
- Analisi e definizioni delle procedure da adottare in azienda